Dal centro storico alle autostrade, tutto sulla tolleranza limiti di velocità in Italia

8 Mag
Limiti di velocità in Italia

Dal centro storico alle autostrade, tutto sulla tolleranza limiti di velocità in Italia

Dal centro storico alle autostrade, tutto sulla tolleranza limiti di velocità in Italia

Un breve promemoria sul superamento limiti di velocità

Quando si prendono in considerazione i limiti di velocità in Italia è bene prima ricordare che questi dipendono dal tipo di strada, dal tipo di veicolo e dal fatto che il conducente appartenga o meno alla categoria dei “neopatentati”. Nel breve articolo che segue, ci focalizzeremo principalmente sui limiti e le contravvenzioni previste per i conducenti di autovetture. Per altri mezzi, invece, indicheremo solo sulla velocità massima che può essere tenuta a seconda della strada. Per maggiori dettagli e per sapere come recuperare i punti della patente sottratti per il superamento del limite di velocità, non esitare a contattarci.

Tutti i limiti di velocità in Italia e le sanzioni in caso di superamento

Limiti massimi di velocità sulle strade: la tabella

Limiti per le autovetture e i motoveicoli
  • 50 km/h per le strade urbane (centro abitato)
  • 90 km/h per le strade extraurbane secondarie (strade statali)
  • 110 km/h per strade extraurbane principali (superstrade e tangenziali)
  • 130 km/h per le autostrade.

Gli enti proprietari o concessionari dei tratti autostradali possono elevare il limite massimo fino a 150 km/h a fronte di alcune caratteristiche dell’infrastruttura. Tuttavia, ancora nessun tratto è soggetto a questo limite. Vale la pena ricordare che i neopatentati (coloro che hanno conseguito la patente di guida da meno di tre anni) devono rispettare i 90 km/h sulle strade extraurbane principali e i 100 km/h sulle autostrade.

Limiti per autoveicoli destinati al trasporto di cose con massa a pieno carico fra 3,5 t e 12 t
  • 50 km/h per le strade urbane
  • 80 km/h per le strade extraurbane secondarie
  • 80 km/h per strade extraurbane principali
  • 100 km/h per le autostrade.
Limiti per autoveicoli destinati al trasporto di cose con massa superiore a 12 t
  • 50 km/h per le strade urbane
  • 70 km/h per le strade extraurbane secondarie
  • 70 km/h per strade extraurbane principali
  • 80 km/h per le autostrade.
Limiti per autotreni, autoarticolati e autosnodati
  • 50 km/h per le strade urbane
  • 70 km/h per le strade extraurbane secondarie
  • 70 km/h per strade extraurbane principali
  • 80 km/h per le autostrade.

Multe per limiti di velocità: sanzione pecuniaria e punti

La sanzione corrisposta per coloro che superano i limiti massimi di velocità è di tipo pecuniario e può prevedere, inoltre, la decurtazione dei punti sulla patente. L’entità della sanzione dipende da quanto viene superato il limite. Qui ci concentriamo sui casi che interessano i conducenti di autoveicoli e motoveicoli.

  • Superamento del limite entro i 10 km/h: multa tra 41 e 168 euro; nessuna decurtazione dei punti.
  • Superamento del limite fra i 10 km/h e i 40 km/h: multa fino a 674 euro; decurtazione di tre punti.
  • Superamento del limite fra i 10 km/h e i 40 km/h: multa tra i 527 e i 2.108 euro; decurtazione di sei punti.
  • Superamento del limite maggiore di 40 km/h: multa tra i 527 e i 2.108 euro; decurtazione di dieci punti.

Dunque, se un conducente mantiene una velocità di 90 Km/h su una strada extraurbana, verrà sanzionato solo con una multa. Se verrà ravvisata la stessa velocità in città, saranno decurtati i punti e la sanzione pecuniaria sarà molto maggiore.

Per maggiori informazioni sui limiti di velocità e le sanzioni previste per altri conducenti, non esitare a scriverci

6 Mag
Segnaletica stradale in Italia

Segnaletica stradale in Italia: ripasso dei cartelli e dei segnali più comuni

Segnaletica stradale in Italia: ripasso dei cartelli e dei segnali più comuni

La sicurezza stradale è figlia di comportamenti alla guida consapevoli. Per rispettare il Codice della Strada è imprescindibile conoscere alla perfezione la segnaletica stradale in Italia. Di seguito affrontiamo le basi che devono essere conosciute da chiunque voglia prendere la patente e da chi si mette in strada ogni giorno. Per saperne di più e per informazioni sul nostro contributo in fase di preparazione all’esame teorico, non esitare a contattarci.

Segnaletica stradale verticale

La segnaletica verticale è di cruciale importanza per i conducenti perché è prioritaria rispetto a quella orizzontale e viene subordinata solo alle indicazioni manuali delle autorità. Di seguito, elenchiamo i tipi di segnali che possono essere incontrati.

  • Segnali stradali di pericolo: di forma triangolare con bordatura rossa, mettono in guardia il conducente su eventuali elementi di rischio (es. curve pericolose, attraversamento animali, carreggiata franabile, ecc.).
  • Segnali stradali di prescrizione: si tratta di cartelli che obbligano il conducente a tenere una certa condotta. Fra i più comuni, lo stop (esagono rosso), il dare precedenza (triangolo con vertice verso il basso), il divieto di sosta (cerchio sbarrato in rosso in campo blu), gli obblighi direzionali (frecce bianche in campo blu).
  • Segnali stradali di indicazione: segnali che trasferiscono al conducente informazioni utili che non riguardano la sicurezza (es. direzione per imbocco autostrada).

A questi cartelli si possono aggiungere i segnali complementari, i pannelli integrativi, i segnali luminosi e la segnaletica orizzontale che vedremo di seguito.

Segnaletica stradale orizzontale

La segnaletica orizzontale include tutti i simboli e le forme che si trovano sulla pavimentazione stradale. Questa può avere funzione di prescrizione o di indicazione. I segnali orizzontali più comuni e che meritano la massima attenzione sono, chiaramente, le strisce pedonali, lo stop, il dare precedenza, i segnali di svolta e le zebrature. Per quanto riguarda il parcheggio, la segnaletica orizzontale gioca un ruolo fondamentale. Nello specifico sono segnalati in azzurro i parcheggi a pagamento e in giallo quelli destinati ai residenti. In alcune città sono nati parcheggi rosa destinati a donne in stato di gravidanza o genitori con bimbi di età inferiore ai due anni.

Chiamaci per informazioni sulla segnaletica e per iscriverti ai nostri corsi di preparazione alla teoria

5 Mag
Quali moto si possono guidare con la patente B

Quali moto si possono guidare con la patente B? Alcune informazioni utili

Quali moto si possono guidare con la patente B? Alcune informazioni utili

La passione per le due ruote è diffusissima ma non tutti quelli che sono abilitati a condurre un autoveicolo possono salire in sella. In questa breve guida, ti offriamo qualche indicazione per capire quali moto si possono guidare con la patente B. Per maggiori informazioni e per conoscere i costi di iscrizione al corso per la patente A senza limiti, non esitare a contattarci. Il nostro staff è a tua completa disposizione per entrare nel merito dei corsi.

Cosa posso guidare con la patente B? Pronti a salire sella

Quali moto posso guidare con la patente B?

Per capire quale moto è possibile guidare con la patente B diventa fondamentale la data di conseguimento della licenza dal momento che la normativa è cambiata in modo importante nel corso degli anni. Nello specifico, coloro i quali hanno conseguito la patente B prima dell’1 gennaio 1986 possono guidare qualsiasi motociclo dentro e fuori i confini nazionali. Chi l’ha conseguita tra l’1 gennaio 1986 e il 25 aprile 1988 può, invece, guidare la moto solo in Italia. Diversamente, se la patente è stata ottenuta dopo il 25 aprile 1988, è possibile condurre solo i motocicli fino a 125 cc di cilindrata e con una potenza fino a 11 kW (15 CV).

Patentino moto: l’esame e il via libera per le due ruote

Gli amanti delle due ruote possono integrare la loro licenza con la patente A che abilita alla guida di tutti motocicli, indipendentemente dalla potenza. Requisito necessario per poter accedere all’esame è l’età maggiore di 24 anni. Se sei già in possesso della patente B non occorre sostenere la teoria. La pratica, invece, deve essere sostenuta con un motociclo con cilindrata di almeno 600 cm³ e di potenza superiore a 40 kW.

Scrivici per maggiori dettagli sul corso per la patente A e l’esame per condurre i motoveicoli senza limitazioni

4 Mag
Scuola guida a Trezzo sull'Adda

Scuola Guida Antonio: uno staff di professionisti a Trezzo sull’Adda

Scuola Guida Antonio: uno staff di professionisti a Trezzo sull’Adda

L’autoscuola a Milano e provincia  

Da anni, mettiamo a disposizione le nostre competenze per aiutare migliaia di giovani che vogliono diventare autonomi e iniziare a entrare nel mondo del lavoro. La mobilità, infatti, è un prerequisito fondamentale per costruirsi un futuro. La Scuola Guida Antonio è al servizio di chiunque voglia ottenere le patenti di guida così come di coloro che hanno esigenza di rivolgersi al centro specializzato per il recupero dei punti decurtati. Di seguito, illustriamo il nostro servizio. Per saperne di più vieni a trovarci a Trezzo sull’Adda.

Scuola guida: dalla patente B fino alla CQC

Come accennato, offriamo un servizio per acquisire tutte le patenti, ovvero A1, A2, AM, A, B, C, CE, DE, BE, B96, BS, CQC. Il nostro contributo include le lezioni teoriche così come quelle di guida di auto, moto e mezzi pesanti. Offriamo un supporto fondamentale per preparare il candidato all’esame finale. Inoltre, ci occupiamo della fornitura del manuale e organizziamo sessioni di quiz sui segnali stradali per avere la certezza del buon esito del test che i nostri allievi andranno a sostenere.

Autoscuola Antonio: il recupero dei punti

Dal luglio del 2023, la cosiddetta “patente a punti” ha di fatto modificato i criteri per la regolarità della licenza che, ora, può venire meno a seguito di infrazioni ripetute o particolarmente gravi. Per recuperare i punti è possibile iscriversi ai nostri programmi formativi mirati. Anche in questo caso, offriamo un ampio ventaglio di soluzioni in termini di orari e calendario per coloro in possesso delle patenti A (e sottocategorie), B , C, D, K e categorie integrative.


Per informazioni dettagliate e per conoscere i costi dei corsi, non esitare a contattarci

2 Mag
Limitazioni neopatentati

Limitazioni neopatentati

Limitazioni neopatentati: velocità massima e veicoli che possono essere condotti

La norma sulle limitazioni veicoli neopatentati

Per i possessori di patente B, l’articolo 117 del Codice della Strada applica alcune limitazioni nei tre anni successivi al conseguimento della licenza. Nello specifico, questi vincoli vanno a toccare la velocità massima di guida e la potenza delle vetture che possono essere condotte. Di seguito, entriamo nello specifico della norma e delle eccezioni che vengono fatte. Per maggiori dettagli e per conoscere le altre patenti che possono essere ottenute presso il nostro centro, non esitare a contattarci.

Che macchine possono guidare i neopatentati? Come possono farlo?

Limitazioni di guida per neopatentati: la velocità

Innanzitutto, il neopatentato deve rispettare alcune restrizioni in merito alla velocità. Nello specifico, non è consentito superare i 100 km/h sulle autostrade e di 90 km/h sulle strade extraurbane principali. Questi comportamenti danno luogo a una sanzione amministrativa la cui entità varia da circostanza a circostanza.

Le auto per neopatentati: quali sono i vincoli?

Un secondo limite è legato alla potenza della vettura. Per il primo anno, non potranno essere condotti veicoli la cui tara è superiore a 55 kW/t (kilowatt/tonnellata). Tale vincolo viene spostato a 70 kW nel caso di mezzi della categoria M1 (cioè autovetture e autocaravan). Il limite non si pone se il conducente è affiancato alla guida da una persona di età non superiore a sessantacinque anni, munita di patente valida per la stessa categoria (o superiore), conseguita da almeno dieci anni.

Estensione dei limiti alle altre patenti

Se il neopatentato consegue anche le patenti C o D dopo la B, tali limiti si estendono anche alle altre due categorie di veicolo. Tuttavia, decadranno (per le nuove licenze) nel momento stesso in cui scadrà il periodo di limitazione per la patente B.

Patenti straniere: eccezioni al vincolo

Tali limiti sono estesi solo a coloro che abbiano conseguito la patente di guida in Italia o ai titolari di patente B italiana ottenuta per conversione di patente straniera. Sono esentati dal rispettare tali obblighi coloro che sono in possesso di licenze rilasciate da altri Paesi (comunitari o extracomunitari che siano).

 

Per chiarimenti sulle limitazioni della cilindrata per i neopatentati e altre informazioni, non esitare a contattarci

  

1 Mag
Ritiro della patente

Quando avviene il ritiro della patente? Cosa fare per ottenerla di nuovo?

Quando avviene il ritiro della patente? Cosa fare per ottenerla di nuovo?

Ritiro patente alcool, velocità e altre cause

Il ritiro della patente è una sanzione prevista dal Codice della Strada che consta nel requisizione del documento di guida da parte dalle preposte autorità. Questa disposizione può essere dovuta a ragioni diverse, fra cui: la guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, il superamento dei limiti di velocità, l’accertamento di un documento di guida scaduto, l’utilizzo di device elettronici (es. telefoni) durante la guida, l’accertamento della mancanza sopravvenuta dei requisiti psico-fisici necessari alla guida. Ognuna di queste circostanze è regolamentata da una serie di limiti che possono dare luogo, in fase successiva, alla sospensione temporanea o alla revoca permanente della patente. Di seguito, li osserviamo più da vicino.

I casi per il ritiro della patente e le procedure previste

Ritiro della patente per alcol e droghe

L’alterazione psico-fisica che pregiudica la guida può occorrere per coloro che sono sotto l’azione di sostanze stupefacenti. In questi casi, oltre al ritiro con sospensione della patente e alla multa, viene disposto l’arresto. Per coloro che, invece, si mettono alla guida in stato di ebbrezza la sanzione varia a seconda del tasso alcolemico. Quando questo è superiore a 0,5% ed entro lo 0,8%, il ritiro dà atto a una sospensione di tre mesi. Quando è fra 0,8% e 1,5%, si passa al penale e la sospensione varia da sei mesi a un anno. Quando supera l’1,5%, la sospensione va da uno a due anni.

Ritiro patente eccesso di velocità

Anche in caso di eccesso di velocità può essere disposto il ritiro del documento. La pesantezza della sanzione dipende ancora una volta dai limiti oltrepassati. Se la velocità è superiore ai 40 Km/h ma inferiore o uguale ai 60 Km/h rispetto al limite segnalato, si dispone una sospensione da uno a tre mesi (con decurtazione di sei punti). Se l’eccesso di velocità è superiore ai 60 Km/h, il ritiro va dai sei mesi all’anno (con perdita di dieci punti).

Ritiro patente: scadenze e requisiti psico-fisici

La patente viene ritirata qualora sia scaduta e, dunque, non più valida. La scadenza occorre ogni 10 anni fino al compimento di 50 anni; ogni 5 anni tra 50 e 70 anni; ogni 3 anni tra 70 e 80 anni;  ogni 2 anni per chi ha superato gli 80 anni. Qualora la visita per il rinnovo non fosse superata, verrà disposto il ritiro del documento per la sopravvenuta mancanza dei requisiti psico-fisici.

Ritiro della patente e telefono

L’utilizzo di smartphone, tablet, pc, telefonini e altri Device che distraggono dalla guida è sanzionato dal Codice della Strada. Se alla prima constatazione si incorre solo nella pena pecuniaria, in caso di recidiva può essere sospesa la patente da uno a tre mesi.

Ritiro patente cosa fare  

Le procedure per ottenere nuovamente la patente dipendono, chiaramente, da infrazione contestata a infrazione contestata. Tuttavia è sempre possibile fare ricorso presso il Prefetto o presso il Giudice di Pace. I termini per procedere sono entro sessanta giorni nel primo caso ed entro trenta giorni nel secondo.

 

Per maggiori informazioni sulle norme e le procedure per il riottenimento della patente, non esitare a contattarci

1 Set
Patente C senza CQC

Patente C senza CQC cosa posso guidare?

Per effetto della direttiva europea 2018/645, e della successiva circolare del Ministero dell’Interno n. 6220 del 4 settembre 2020 , la legislazione che regolamenta l’utilizzo della patente C con o senza CQC è stata cambiata, scopriamo dunque insieme le modifiche!

Innanzitutto, giova ricordarlo, la carta di qualificazione del conducente, meglio nota come CQC, è un titolo abilitativo che consente di svolgere attività di carattere professionale legata all’autotrasporto sia di merci che di persone. Importante sottolineare che la CQC non è una patente ma si aggiunge alla patente: per ottenerla, infatti, è necessario aver già conseguito l’apposito documento di guida di tipo C o D. La novità principale della nuova legislazione sta nel fatto che l’obbligo della CQC è stato esteso a qualsiasi trasporto, anche non professionale, di cose o di persone svolto da un conducente alla guida di veicoli per cui è richiesta la patente C o D. Se ne deduce quindi che tutti coloro i quali siano abilitati alla conduzione di autobus e di mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, sia veicoli merci che per uso speciale, si trovano nell’obbligatorietà di conseguire l’abilitazione CQC. Tale ulteriore licenza richiede un corso specifico e un rinnovo della qualifica deve essere eseguito ogni 5 anni

Carta di Qualificazione del Conducente: le categorie esentate

Alcune categorie non sono state colpite dalla modifica in materia e possono quindi continuare ad operare in tranquillità pur se sprovviste della CQC. Fra queste categorie si segnala, in primis, coloro i quali abbiano ottenuto la patente C (patente camion) prima del 10/09/2009; ma anche chiunque abbia conseguito l’ottenimento della patente D prima del 10/09/2008. Inoltre, non vengono colpiti dalle modifiche vigenti i tassisti e i conducenti di auto a noleggio, così come anche i conducenti che svolgono il trasporto di persone in proprio.

Corsi per l’ottenimento del CQC in scuolaguida

Le domande in materia sono aumentate esponenzialmente da quando la nuova legge è entrata in vigore, alle già frequenti: “Come funziona il rinnovo patente C?”; “Quanto costa la patente C?”; “Come prendere la patente C?”; “Cosa posso guidare con la patente C?”; si sono venute ad aggiungere svariate richieste di chiarimenti. Vogliamo dunque segnalare qui che chiunque volesse ottenere la CQC è tenuto a seguire dei corsi specifici volti a istruire l’allievo con lezioni teoriche e pratiche. Il percorso formativo conta 260 ore di teoria e 20 ore di guida.

Per ulteriori domande e per il vostro conseguimento di qualsiasi tipologia di patente, non esitate a contattarci!

1 Ago
Come recuperare i punti della patente

Come recuperare i punti della patente? I corsi e la normativa ministeriale

Recupero dei punti della patente e sospensione della licenza

Con la regolamentazione della nuova patente di guida è stata introdotta anche una normativa per il recupero dei punti persi negli anni. Queste procedure che andremo a illustrare di seguito sono pensate per fare in modo che l’automobilista si tuteli da un’eventuale sospensione della licenza. Quest’ultima è una sanzione accessoria disposta dagli Uffici di Motorizzazione Civile (UMC), dal Prefetto e/o dall’autorità giudiziaria che vieta temporaneamente l’utilizzo della vettura. I corsi sono pensati, dunque, per ripristinare tutti i punti sottratti a fronte di violazioni più o meno gravi del Codice della Strada. Precisiamo che in caso di sospensione sarà necessario attivare un differente processo di revisione.

La struttura dei corsi per recupero punti della patente

Gli automobilisti che sono stati soggetti a una sanzione disciplinare ma il cui punteggio totale rimane superiore a 0 possono recuperare i punti persi seguendo gli appositi corsi in scuolaguida o in uno dei centri autorizzati dal Ministero dei Trasporti. A seconda del tipo di patente e del numero di punti che si devono recuperare, il corso avrà una durata differente. Qualsiasi sia la licenza, il percorso formativo deve iniziare e concludersi entro due settimane e non possono essere effettuate più di due ore di lezione al giorno. Di seguito, alcuni dettagli sulle diverse procedure.

  • Corso di recupero per le patenti A, A1, B, B+E: permette di recuperare 6 punti; ha una durata di 12 ore; sono ammesse solo 4 ore di assenza.
  • Corso di recupero per le patenti C, C+E, D, D+E: permette di recuperare 9 punti; ha una durata di 18 ore; sono ammesse solo 6 ore di assenza.

Il massimo punteggio che può essere ottenuto tramite i corsi è di 20 punti. Ciò significa che se un automobilista ha già 17 punti, non arriverà a 23 al termine del corso. I punti nel range che va da 20 a 30 possono essere ottenuti nuovamente solo tramite la disciplina di guida. Nello specifico, vengono concessi 2 punti aggiuntivi ogni 2 anni trascorsi senza infrazioni.

Recuperare i punti della patente: gli argomenti del corso

Gli argomenti trattati nel programma sono i seguenti.

  • Segnaletica stradale
  • Norme di comportamento sulla strada
  • Cause degli incidenti stradali
  • Stato psicofisico dei conducenti, con particolare riguardo all’abuso di alcool o droghe
  • Nozioni di responsabilità civile e penale, omissione di soccorso
  • Disposizioni sanzionatorie
  • Elementi del veicolo rilevanti ai fini della sicurezza stradale.

Per le categorie C, C+E, D, D+E sono previste anche 4 ore di lezione sulla responsabilità del trasporto pubblico di persone e sulla responsabilità del trasporto pubblico di cose.

Per maggiori informazioni su come recuperare i punti della patente in caso di sospensione, contatta il nostro staff

1 Lug
patente nautica

La patente nautica: tutto quello che c’è da sapere sulla licenza

Dall’esame al rinnovo della patente nautica

La conduzione delle navi da diporto è concessa solo a coloro che hanno conseguito e rinnovato secondo gli obblighi di legge la patente nautica. Di seguito entriamo nel dettaglio delle norme per ottenerla e ai diversi tipi di licenza che possono essere richiesti presso una comune scuola guida.

Cosa posso guidare con la patente nautica?

Le diverse categorie di patente abilitano alla conduzione di imbarcazioni differenti con limite di 12 miglia dalla costa o senza limite.

  • Categoria A: abilitazione per natanti (massimo 10 metri di lunghezza) o imbarcazioni da diporto (da 10 a 24 metri di lunghezza) a vela e a motore o solo motore entro 12 miglia dalla costa; abilitazione per imbarcazioni a vela e a motore o solo motore senza limiti dalla costa.
  • Categoria B: abilitazione per navi da diporto (superiori a 24 metri di lunghezza); per sostenere l’esame è necessario possedere la patente vela o motore senza limiti dalla costa da almeno 3 anni.
  • Categoria C: abilitazione per la conduzione di natanti o imbarcazioni, dotate di particolari dispositivi elettronici per persone portatrici di patologie specifiche. Per la conduzione di queste imbarcazioni è obbligatorio ospitare a bordo una persona maggiorenne in grado di svolgere tutte le funzioni manuali atte a condurre per la conduzione del mezzo.

Come prendere la patente nautica?

Come per la patente automobilistica, anche per l’abilitazione alla conduzione delle imbarcazioni da diporto è necessario superare una prova teorica e una pratica. Il test teorico comprende un’esercitazione di carteggio che simula la navigazione e un quiz. L’esame pratico è diverso a seconda del tipo di comando richiesto. Ad esempio, in caso si voglia ottenere la patente per unità a motore, bisogna effettuare il recupero di uomo in mare. Per le barche a vela è necessario conoscere manovre, riduzioni delle vele e altri aspetti tecnici di quel tipo di navigazione. L’intera sessione può essere ripetuta un massimo di due volte prima di dover riavviare la pratica. 

Come rinnovare la patente nautica?

La patente nautica deve essere rinnovata in accordo con le scadenze indicate di seguito.

  • Ogni 10 anni per coloro che hanno meno di 50 anni d’età
  • Ogni 5 anni per gli over 50 con meno di 70 anni
  • Ogni 3 anni per coloro che hanno tra i 70 e gli 80 anni d’età
  • Ogni 2 anni per gli over 80.

Specifichiamo che la patente di categoria C deve essere rinnovata ogni 5 anni anche per i soggetti che anno meno di 50 anni di età.

Per informazioni sulla patente nautica senza limiti e sui corsi, non esitare a contattarci

15 Mag

Come faccio a sapere quanti punti ho sulla patente?

“Come faccio a sapere quanti punti ho sulla patente?”: le risposte telefoniche e online

Dal 2003, gli automobilisti italiani sono soggetti a un regime di decurtazione dei punti della patente a fronte di infrazioni più o meno gravi. Conoscere l’ammontare del proprio punteggio personale è interesse di tutti. Non è un caso, quindi, che la domanda “come sapere quanti punti ho sulla patente?” sia fra le più ricercate sul web. Dai servizi telefonici all’app, la Motorizzazione Civile risponde in tempi rapidi. Lo staff della Scuolaguida Antonio Stucchi di Trezzo d’Adda è pronto a offrire il suo contributo con un corso di recupero dei punti della patente.

Decurtazione punti patente: verifica telefonica

Per conoscere lo stato del proprio punteggio basta contattare il numero 848 782 782. Il servizio è attivo solo per chiamate da rete fissa e i costi sono identici a quelli di una telefonata urbana. Il messaggio registrato del Ministero delle Infrastrutture guida l’automobilista in una procedura automatizzata. Sarà quindi necessario digitare le cifre della propria data di nascita e il numero della patente seguito dal simbolo cancelletto (#). Occorre far attenzione a non inserire le lettere del documento.

Controllo del punteggio online e App

La procedura online di verifica del punteggio della patente online è oltremodo semplice. L’automobilista deve accedere al portale www.ilportaledellautomobilista.it e registrarsi inserendo i dati richiesti dal modulo. Una volta creato il profilo, è possibile rimanere aggiornati su tutti i cambiamenti che riguardano: copertura assicurativa del veicolo, modulistiche varie, normativa, pratiche auto. Sebbene il profilo online sia il più completo, i tempi di attivazione richiedono circa 10 minuti. Per abbattere il minutaggio è possibile scaricare l’App Ipatente.

 

Dopo un controllo certo dello stato della patente, l’automobilista può rivolgersi alla scuolaguida per un corso di recupero dei punti